CICLISMO FUORISTRADA – MTB – MANUTENZIONE DEL MEZZO
Abbiamo visto come la bicicletta da strada necessiti di una regolare manutenzione sia saltuaria che frequente per permetterci di viaggiare in sicurezza e con un mezzo sempre al massimo dell’efficienza. Viste le tipologie di strade che vengono percorse, quali sentieri dissestati, mulattiere e tratturi pieni di ostacoli e impedimenti, nella MTB una manutenzione frequente e continua risulta essere ancora più importante rispetto a quella della bici da strada. Potremmo essere vittima di un guasto proprio nel bel mezzo di un bosco, dove magari non passa nessuno o dove è difficile farsi venire a recuperare da un amico. Il rischio quindi di trovarsi abbandonati a se stessi è sicuramente molto elevato. |
Di seguito i consigli del nostro esperto di Biomeccanica ZaniBikeFit
Per prima cosa la MTB va lavata spesso, in quanto fango e sporgo potrebbero comprometterne l’efficacia e causare banali guasti a catena, cambio e corone. Non è necessario ripulirla ad ogni uscita, ma se abbiamo raccolto molto fango sarebbe bene sciacquarla e asciugarla subito. In ogni caso “bici trascurata, bici sfortunata”.
Una volta lavata e asciugata la propria MTB, è consigliabile un veloce controllo: è importante verificare attentamente che non ci siano segni, irregolarità o cose strane che balzino subito all’occhio. Nel dubbio è sempre opportuno consultare il proprio meccanico di fiducia.
Verificare poi sempre che ci sia ancora materiale di attrito sulle pastiglie dei freni e che le ruote girino liberamente senza che il disco “gratti” all’interno della pinza. In questo modo preserveremo maggiormente i dischi dall’usura e avremo la sicurezza di avere la giusta frenata nelle nostre uscite. Nel caso in cui le pastiglie fossero al limite, consigliamo di non aspettare a cambiarle: potrebbe esserci il rischio di rimanere a piedi nel bel mezzo di un’uscita lunga!
Vi ricordiamo che la durata delle pastiglie è soggettiva: dipende dal dislivello che fate e dal vostro stile di guida. Non ponetevi, quindi, un limite minimo di km per cui controllare le pastiglie, ma piuttosto verificatele con frequenza.
Discorso simile vale anche per la catena: consigliamo di munirsi di un calibro per misurare l’usura della catena (costa circa 2 euro!) e aiutati da tale attrezzo controllarne frequentemente le condizioni. Se troppo usurata, oltre a essere soggetta a guasti, potrebbe danneggiare componenti decisamente più costosi quali la cassetta dei rapporti e la corona della guarnitura (pignone e corone): è bene pertanto non arrivare lunghi con la sostituzione, potrebbe costarci troppo.
Con una leggera pressione delle dita constatate che i raggi dei cerchi abbiano tutti più o meno la stessa tensione e che quindi non ce ne siano di molli. Raggi non in tensione potrebbero far sì che il cerchio ceda su un salto o più semplicemente a causa di una buca.
Consigliamo poi di controllare spesso che la pressione delle gomme sia sempre ottimale: è bene non essere troppo scarichi, per non rischiare di rovinare il cerchio, e neanche troppo duri per non rimbalzare sullo sconnesso.
A differenza delle bici da strada e fatta eccezione ancora per qualche nostalgico, nelle MTB vengono utilizzati pneumatici senza camera d’aria, tubeless, con all’interno del lattice. Per la presenza di questo liquido sigillante, quando si rientra da un giro, è bene dare un veloce controllo allo stato del battistrada: nel caso notiate piccole uscite di liquido, affinché il giorno dopo possiate riprendere le vostre uscite senza problemi, consigliamo di riporre la ruota con eventuali fori rivolti verso il basso. Così facendo il lattice andrà a depositarsi verso il basso e quindi a sigillare i fori stessi. A riguardo ricordatevi sempre di rabboccare il liquido sigillante ogni circa 2 mesi.
La manutenzione, invece, di forcelle e ammortizzatori essendo parti molto delicate e insieme ai freni anche molto importanti per la sicurezza, andrebbe eseguita sempre da un meccanico specializzato. In ogni caso è opportuno verificarne costantemente la pressione: sulla forcella stessa o sul suo manuale d’uso, è sempre indicato il valore di pressione tarato sulla base del proprio peso corporeo. Con l’utilizzo di una pompa di regolazione, normalmente fornita con la bici, vi consigliamo di controllare che la pressione non sia calata ed eventualmente con qualche pompata di ripristinare i valori ottimali. Nel caso in cui notiate molta differenza di pressione e/o nel caso dobbiate spesso fare tale operazione di rispristino è bene portare la vostra bicicletta dal meccanico affinchè verifichi il corretto funzionamento del sistema di ammortizzazione.
Per chi lo utilizza sul proprio mezzo, consigliamo di controllare che il reggisella telescopico lavori perfettamente: prendete un riferimento sullo stelo del reggisella stesso, solitamente ci sono delle tacchette e dei numeri, e verificate che si blocchi sempre allo stesso punto. Un reggisella guasto potrebbe compromettere la vostra pedalata, confort ed efficacia.
Dedicate un minuto anche ai pedali: controllate che non abbiano gioco sul perno e che non si siano usurati i cuscinetti. Verificate anche che la tensione della molla del pedale stesso non sia troppo allentata.
Un ultimo controllo va dato alla custodia dove riporre gli attrezzi “salva giro”: generalmente la borsetta sotto la sella o una falsa boccaccia. Oltre agli immancabili 5 euro, è bene portare con sé una bomboletta fast gonfia e ripara utile in caso di foratura, un attrezzo multiuso che comprenda almeno le chiavi principali e una falsa maglia che ci potrebbe salvare in caso di rottura della catena.
Con queste accortezze riduciamo al minimo il rischio di compromettere i nostri giri e siamo quindi pronti a goderci le nostre pedalate in tutta sicurezza! o almeno speriamo!
Lascia un commento