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Intervista al Dott. Confalonieri
Dott Confalonieri “Lei è uno dei massimi esperti di medicina dello sport, nutrizione e integrazione specifica per nuotatori e segue molti atleti di alto valore nazionale e internazionale, ci può dire in che cosa consiste il suo lavoro?” |
Fondamentalmente io cerco di supportare gli atleti, i loro allenatori e le loro famiglie a raggiungere gli obiettivi sportivi che abbiamo condiviso. In relazione ai bisogni specifici di ciascun atleta intervengo nella gestione delle problematiche legate all’accrescimento, nella prevenzione dei fattori di rischio, nella programmazione dell’allenamento legata ai Test di Valutazione Funzionale e soprattutto nell’elaborazione di schemi dietetici ed integrativi individualizzati e continuamente aggiornati e rimodulati.
“Si occupa solo di nuotatori o segue atleti professionisti anche di altri sport?”
Nella mia vita ho seguito moltissimi sport: il Triathlon, dove fra l’altro sono stato per 6 anni Commissario Tecnico della Nazionale, la Mountain Bike, la Canoa e il Canottaggio, la Vela, Il Tennis, gli Sport estremi e fra gli sport di squadra il Volley, il Basket ll rugby e last but not least il Calcio. Con i miei atleti ho partecipato a 8 edizioni dei Giochi Olimpici vincendo numerose medaglie.
“Ci sono grosse differenze tra seguire un atleta professionista o un amatore?”
Direi che la differenza più importante sta negli obiettivi. E’ fondamentale definire con ogni atleta o con ogni squadra un obiettivo ambizioso ma raggiungibile e studiare insieme il percorso migliore per raggiungerlo.
Sappiamo che prima di intraprendere gli studi di medicina lei aveva cominciato già la sua brillante carriera da allenatore di nuoto: come si è avvicinato a questo sport e cosa l’ha spinta ad iniziare giovanissimo a dedicare il suo tempo all’attività di allenatore?”
Mi sarebbe piaciuto diventare un nuotatore agonista. I miei non hanno voluto ed allora per seguire la mia grande passione a 17 anni ho cominciato ad allenare. Mio padre un Medico ed un Oncologo importante ed affermato ha accettato la mia scelta consigliandomi di affiancare l’esperienza di allenatore con gli studi in Medicina. Questa scelta è stata determinante per la mia vita in quanto mi ha consentito di affiancare la formazione del Laboratorio con quella del bordo vasca; mi ha consentito di tradurre le competenze ed il linguaggio scientifico nelle conoscenze e nel lavoro quotidiano degli allenatori.
“Tra i tanti atleti che ha seguito nella sua carriera c’è qualcuno che le ha dato più soddisfazione?”
Sono stati davvero tanti forse troppi e sarei ingiusto a ricordarne solo qualcuno. Certamente l’emozione che sto vivendo in questi anni accompagnando la crescita di un talento e di una persona unica come Benedetta Pilato è davvero unico e non paragonabile, soprattutto per chi a 60 anni pensava di aver già sperimentato tutte le emozioni che può regalare lo sport.
“Cosa consiglia ai giovani che vogliono intraprendere un percorso che li porti ad essere professionisti nello sport ed in particolare nel nuoto?”
Darei un unico consiglio fondamentale: affidatevi a persone davvero esperte che non vi “usino” e soprattutto ponetevi degli obiettivi coerenti con le vostre potenzialità. I risultati derivano certamente dal vostro impegno e dalle capacità di chi vi allena, ma nascono soprattutto dal Talento, qualcosa di difficilmente definibile, molto complesso ed in gran parte geneticamente determinato.
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