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L’importanza dell’ossigenazione durante l’attività sportiva - allenamenti in soglia e fuori soglia agevolati dall’utilizzo del Vm03
Ogni sportivo amatoriale e professionista è ormai consapevole che, per mantenere efficienti i propri muscoli, è fondamentale ottimizzare il proprio sistema cardiorespiratorio. Aumentare la funzionalità di tale sistema significa, infatti, riuscire ad eseguire esercizi fisici con maggiore facilità e minor dispendio energetico. Questo processo è dovuto alla maggiore efficienza con cui il corpo estrae l’ossigeno dal sangue e lo trasporta ai muscoli in attività, dove viene poi utilizzato per soddisfare le richieste energetiche cellulari. |
Grazie al sistema aerobico i nostri muscoli sono in grado di produrre energia attraverso la combustione, da parte dell’ossigeno, delle molecole di zuccheri, grassi e proteine. Tale sistema porta alla produzione di energia, non ad elevata POTENZA (tasso di produzione di energia: quantità di energia prodotta nell’unità di tempo), ma ad elevata CAPACITÀ (durata di produzione energetica: tempo per il quale l’energia viene prodotta) ovvero di grosse quantità e per tempi molto lunghi.
Negli sport di endurance, tale meccanismo ricopre, quindi, un ruolo molto importante. È infatti legato alla resistenza di lunga durata (allenata nelle fasi di fondo), permettendo al corridore di mantenere un’attività prolungata, anche se d’intensità relativamente minore (al di sotto della soglia anaerobica).
Avere una buona fase aerobica aiuta a stancarsi meno durante le gare più lunghe ed intense e aiuta a recuperare e a ottimizzare il sistema cardiovascolare.
Sempre più frequentemente, per la valutazione dello stato di fitness cardiorespiratorio (stato di forma) di un individuo (atleta) e del suo potenziale, si sente parlare di un parametro biologico chiamato “massimo consumo di ossigeno”, VO2max.
Esprime il volume massimo di ossigeno (in millilitri) che è possibile consumare al minuto per chilogrammo di peso corporeo, durante uno sforzo aerobico massimale (ml/kg/min).
VO2max, per definizione, indica la massima capacità del corpo di CAPTARE, ESTRARRE, TRASPORTARE e UTILIZZARE l’ossigeno. Rappresenta, quindi, la capacità di un individuo di produrre ed utilizzare energia, generata dal sistema ossidativo aerobico.
VO2max = FC x Gs x (CvO2 – CaO2)
FC = Frequenza cardiaca
Gs = Gittata sistolica
CvO2– CaO2 = Differenza artero – venosa di concentrazione di O2
Tale parametro dipende dalla quantità di sangue che il cuore (ventricolo sinistro) riesce a mettere in circolazione e dalla capacità delle cellule di utilizzare l’ossigeno contenuto nei globuli rossi. Nonostante il valore di VO2max abbia una forte componente genetica (ereditaria), può essere migliorato di circa un 15-20% con l’allenamento o la perdita di peso, in riferimento alla massa grassa (miglioramento della forma fisica).
Per migliorare questo importantissimo parametro attraverso l’allenamento, possiamo utilizzare diversi modelli basati sostanzialmente sull’alternanza di ripetute a velocità pari o leggermente sopra del VO2max, intervallati a recuperi totali o attivi (al di sotto della velocità di VO2max).
L’utilizzo del VMO3 in sinergia con l’allenamento, ha migliorato la capacità aerobica di molti corridori (atleti). Tra questi, si è visto che l’utilizzo di VMO3 già dopo pochi giorni di somministrazione, mostra significativi incrementi della capacità aerobica: maggior resistenza alla velocità di soglia e maggior tempo di raggiunta.
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