
LA PREPARAZIONE ATLETICA DEI PROFESSIONISTI DEL GIRO D’ITALIA E DELLE GARA A TAPPE
La capacità di sostenere con una forma fisica ottimale tutte le tappe di una gara importante quale è il Giro d’Italia, richiede una programmazione strutturata e ben studiata che parte molte settimane prima. |
Le varie squadre decidono ad inizio stagione quali atleti portare alle diverse gare organizzate nella stagione agonistica. Una volta scelti gli atleti, per ciascuno di loro studieranno un programma di allenamento specifico basato sulla periodizzazione. Viene pianificata una lunga ed intensa fase di preparazione, che comporta alti volumi di lavoro, sedute di muscolazione in palestra (utili per l’aumento della potenza muscolare) e, a poche settimane prima dell’inizio della stagione agonistica, lunghi stage in altura (utili per l’aumento della resistenza cardiorespiratoria e della capacità aerobica). Con l’inizio della stagione competitiva vengono poi solitamente scelte delle gare considerate di avvicinamento (qui i preparatori faranno le ultime valutazioni sullo stato fisico degli atleti). Tale approccio farà sì che l’atleta arrivi ai momenti chiave della stagione in buone condizioni fisiche, e successivamente gli permetterà di raggiungere negli eventi principali (scelti) il “picco di forma”. Quest’ultimo è quella condizione fisiologica in cui l’atleta riesce ad esprimere al massimo le sue capacità, raggiungendo la sua migliore forma fisica. Il picco di forma viene raggiunto 2 massimo 3 volte l’anno ed ha una durata di circa un mese. Dovrà pertanto coincidere con la partecipazione alle gare principali.
Arrivati all’inizio della competizione scelta, molto importanti saranno le strategie di squadra: durante le prime tappe, generalmente pianeggianti, le squadre proteggono i loro capitani (designati a puntare alla vittoria) che rimangono nelle retrovie. Queste prime tappe saranno determinanti in quanto permetteranno al capitano di risparmiare energie che torneranno utili nelle fasi calde dell’evento. Con i chilometri accumulati in queste tappe la squadra ed il capitano cercheranno di raggiungere il picco di condizione essenziale per poter puntare alla vittoria finale.
Al termine di ogni tappa sarà poi molto importante recuperare al più presto le forze fisiche in vista della tappa successiva. Vediamo quindi atleti attraversare il traguardo e immediatamente salire sui rulli e continuare a pedalare seppure ad intensità molto bassa. Viene così velocizzato lo smaltimento dell’acido lattico accumulato durante lo sforzo. Gli atleti vengono poi presi in consegna da massaggiatori e fisioterapisti che li sottoporranno a sedute di massaggio. Sedute essenziali per riattivare velocemente la circolazione sanguigna, ridurre gli accumuli di liquidi extracellulari e rompere le aderenze muscolari indotte dalle contrazioni continue. Li vediamo infine rilassarsi immersi in vasche di acqua ghiacciata.
La pianificazione della preparazione di un atleta professionistico risulta quindi molto complessa e proprio per questo non immune da errori. Far raggiungere troppo presto o troppo tardi un picco di prestazione o far perdere la forma ottimale durante una delle tappe selettive può far compromettere l’esito agonistico di un’intera annata.
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