
PARIGI - ROUBAIX: UNA STORIA EPICA TRA PASSATO E FUTURO. TUTTE LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2025
Ci sono gare che diventano leggenda. La Parigi- Roubaix è una di quelle. Un appuntamento annuale che non è solo una competizione, ma un rito, una festa, un viaggio che unisce tradizione, passione sportiva e spirito di avventura. Nata quasi per gioco, cresciuta con il cuore degli appassionati, oggi è una delle corse più attese e seguite dagli sportivi di tutta Europa.
Dalle origini alla consacrazione
Tutto ebbe inizio nel lontano 1896, quando due imprenditori tessili del nord della Francia, Théodore Vienne e Maurice Perez, decisero di organizzare una corsa ciclistica per promuovere il nuovo velodromo da loro costruito a Roubaix. Nacque così la Parigi-Roubaix, una gara epica destinata a diventare una leggenda del ciclismo mondiale.
Già dalla prima edizione, la corsa si distinse per la sua durezza: il lungo percorso da Parigi a Roubaix si snodava su strade sconnesse, spesso fangose o polverose, e attraversava il cuore rurale della Francia settentrionale. Una sfida brutale, in cui non bastava essere forti — servivano anche coraggio, resistenza e spirito di sacrificio.
Con il passare degli anni, la gara ha mantenuto intatto il suo spirito originario, diventando un appuntamento imperdibile nel calendario delle classiche di primavera. Ha visto trionfare nomi leggendari come Fausto Coppi, Eddy Merckx, Francesco Moser, Tom Boonen e Fabian Cancellara.
Oggi la Parigi-Roubaix coinvolge circa 175 corridori professionisti ogni anno, in rappresentanza di circa 20/25 squadre provenienti da tutto il mondo. Il suo fascino resta immutato: ogni edizione è una sfida al limite, in cui gli atleti affrontano oltre 250 chilometri, molti dei quali su settori in pavé che l’hanno resa celebre con il soprannome di “l’inferno del Nord”.
I momenti che hanno fatto la storia
- 2013: la mitica impresa di Luca “il Mulo” Bernardi, che arrivò al traguardo con una frattura alla clavicola, stringendo i denti per oltre 60 km. Il suo gesto è ancora oggi simbolo dello spirito della gara.
- 2017: la vittoria record della francese Claire Montreuil, che fermò il cronometro a 18h 47m, diventando la prima donna a vincere assoluta in una gara che fino ad allora aveva visto solo successi maschili.
- 2020: edizione sospesa causa pandemia, ma ben 742 atleti parteciparono comunque in modalità “virtuale”, percorrendo ognuno i chilometri previsti nella propria città. Un segno di resilienza e comunità.
- 2023: il più giovane vincitore di sempre, Matteo Zanella, classe 2004, trionfa con una progressione irresistibile negli ultimi 30 km, scalando la salita finale sotto la pioggia battente.
Perché la Parigi-Roubaix è la “corsa dei sassi”
Chiamarla semplicemente una corsa su strada è riduttivo. La Parigi-Roubaix è soprannominata la “corsa dei sassi” per via dei suoi iconici settori in pavé, tratti di strada lastricata in pietra che mettono a dura prova gambe, braccia, bici e nervi. In tutto, sono oltre 50 chilometri di ciottolato disseminati lungo il percorso, con sezioni leggendarie come il Trouée d’Arenberg, la Carrefour de l’Arbre o la Mons-en-Pévèle: nomi che per i ciclisti suonano come vere e proprie montagne sacre.
Il pavé, irregolare e scivoloso, rende ogni metro una sfida. È su quei sassi che si decide tutto: resistenza, tecnica, coraggio. È lì che si vedono crollare i favoriti e nascere le leggende. E proprio questa brutalità epica, questa bellezza ruvida, ha trasformato la Parigi-Roubaix in qualcosa di unico. Non vince solo chi va più forte: vince chi riesce a sopravvivere al caos.
Non a caso, chi la termina è accolto nel mitico velodromo di Roubaix come un eroe. E chi la vince, scrive il proprio nome in una storia fatta di polvere, fango e pietre.
2025: l’anno delle grandi novità
L’edizione 2025 si preannuncia come una delle più innovative di sempre. E si corre in due giorni epici:
Sabato 12 aprile 2025 la prova femminile,
Domenica 13 aprile 2025 la classica maschile, con partenza da Compiègne e arrivo nel celebre velodromo di Roubaix.
Ecco le novità dell’anno 2025:
Nuovo tracciato ibrido
Per la prima volta, la Parigi-Roubaix includerà un tratto misto rivisitato: oltre ai classici settori in pavé, verranno inserite nuove porzioni di ciottolato rurale recuperate e restaurate nel cuore della campagna francese, per rendere la sfida ancora più tecnica e imprevedibile.
Crono notturna opzionale
Grande novità del weekend è la "Notte Roubaix", una crono non competitiva su tratto misto tra asfalto e pavé, riservata agli amatori e agli appassionati, che si svolgerà al tramonto del sabato. Una sfida suggestiva pensata per vivere la leggenda in prima persona.
Svolta green
L'organizzazione conferma l’impegno ambientale: pacchi gara plastic-free, punti ristoro a km 0, pulizia dei settori in pavé post-gara e mezzi di supporto a basso impatto. Ogni chilometro percorso sarà anche un passo verso una Roubaix più sostenibile.
Il Villaggio dell’Arrivo si espande
Roubaix si prepara ad accogliere migliaia di tifosi con un villaggio sportivo potenziato, musica live, ospiti leggendari del passato e una mostra interattiva dedicata ai 120 anni della corsa.
Lascia un commento