QUALI MUSCOLI SI ALLENANO NEL NUOTO?

24 nov 2021

Il nuoto è da sempre considerato uno sport assai completo ed impegnativo. In maniera più o meno differente nei diversi suoi stili viene infatti coinvolta la gran parte della muscolatura del corpo.

Prima di entrare nel dettaglio e vedere insieme quali sono i muscoli o i gruppi muscolari maggiormente coinvolti nel gesto atletico del nuoto andiamo a descrivere brevemente i quattro principali stili di nuoto riconosciuti agonisticamente: crawl, dorso, farfalla e rana.

CRAWL: stile di nuotata che determina la maggiore velocità di scorrimento in acqua (minor lavoro muscolare, minor dispendio energetico, maggiore efficienza) e per questo scelto da tutti gli atleti nelle gare di stile libero. Il crawl consiste nel movimento alternato delle braccia, quasi a generare una sorta di mulinello propulsivo. Le gambe, generalmente non sincronizzate al movimento delle braccia, vengono calciate su e giù in rapida successione ad una velocità maggiore di quella delle braccia stesse.

DORSO: stile di nuotata che prevede come per il crawl il movimento alternato delle braccia. A differenza però del crawl il corpo è in posizione supina (sulla schiena) e quindi con il viso sommerso e lo sguardo rivolto verso l’alto. Entrambe le braccia devono essere sempre estese e con i palmi aperti. Le gambe vengono calciate su e giù in rapida successione, con le dita dei piedi rivolte verso il basso.

FARFALLA: stile di nuotata che, a differenza del crawl e del dorso, richiede il movimento sincrono delle braccia. Le gambe sono unite a determinare una gambata estremamente potente: durante ogni bracciata di farfalla, le gambe vengono calciate due volte.

RANA: nello stile a rana le braccia e le gambe rimangono sempre sott’acqua. Le braccia unite davanti al viso vengono estese in avanti e allargate lungo i fianchi a generare la spinta dell’acqua all’indietro. Le gambe invece piegate alle ginocchia con i piedi tirati verso i glutei vengono spinte all’indietro a formare un sorta di cerchio

Ora entriamo nello specifico e vediamo insieme quali sono i principali muscoli coinvolti nei quattro stili

Nella pratica del nuoto lo scorrimento del corpo nell’acqua è determinato da una precisa coordinazione tra bracciata e gambata. Gesti tecnici che richiedono un elevato impegno muscolare. La bracciata, il vero propulsore del corpo in acqua, è generata dall’importante lavoro dei muscoli del dorso e del torace e quindi principalmente da dorsali e pettorali (latissimus dorsi e pectoralis major). A questi poi si uniscono il gran rotondo, il muscolo subscapolare (o sottoscapolare), i tricipiti e i flessori dell’avambraccio (carpale, ulnare e palmare). La gambata, fondamentale per la coordinazione, la qualità delle fasi subacquee, la resistenza e la velocità dell’atleta coinvolge il lavoro di glutei, quadricipiti femorali (vasto laterale, vasto intermedio, vasto mediale e retto femorale) e polpacci (gastrocnemio). Muscoli delle gambe sono poi estremamente coinvolti anche nelle partenze e nelle virate. Da non trascurare poi l’importante coinvolgimento del core e nello specifico dei muscoli addominali (retto dell’addome, obliqui e traverso), dei muscoli lombari (paraspinali, il quadrato dei lombi), dei muscoli del pavimento pelvico, dei glutei e dei flessori dell’anca.

Un core forte determina la perfetta coordinazione tra la bracciata e la gambata nei diversi stili. Fattore che a sua volta determina un miglior allineamento in acqua e conseguentemente una maggiore velocità e una minore spesa energetica (maggior resistenza).

Da tutto questo si evince come nel complesso i nuotatori agonisti risultano avere generalmente braccia, tronco e gambe molto forti e allenati.


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